È già trascorso un anno da quando l’avvocato Cacciavillani ci ha lasciati, il 17 febbraio 2021; e sembra appena ieri.

In effetti, ne avvertiamo la presenza e continuiamo a ricordarlo nei nostri incontri e nei nostri convegni, come se fosse ancora tra noi. Con la sua sagacia, la sua ironia, la sua capacità di demolire dogmi e pregiudizi, senza mai alzare i toni o scadere nella banalità dei luoghi comuni, ma sempre stemperando le tensioni e lanciando nuove sfide.

La verità è che molto di lui è presente in quello che l’Associazione ha fatto e continua a fare: dal Premio «Guicciardi» ai protocolli giudiziari, dagli incontri di studio alle pubblicazioni, dall’amore per la tradizione al legame col territorio veneto, dalla passione per la formazione dei colleghi più giovani all’impegno civile nella società.

Ivone Cacciavillani ha rappresentato una figura importante, un punto di riferimento, come e più di altri soci fondatori del nostro sodalizio.

Io vorrei ricordarlo per una cosa che da lui ho imparato: per fare con passione il lavoro dell’avvocato, che resta una delle arti più belle e raffinate, occorrono anche ottimismo e fantasia. Tecnica, preparazione e studio sono beninteso fondamentali e presupposti, ma non bastano per fare bene e per divertirsi, per aprire nuove strade, per trovare soluzioni ai casi non previsti, per non restare delusi dagli inevitabili insuccessi.

E Ivone, in questo, era un insuperabile esempio.

Se siamo giunti sin qui e se abbiamo ottenuto dei risultati, come Associazione veneta degli avvocati amministrativisti, lo dobbiamo un po’ anche ad Ivone Cacciavillani, della cui preziosa eredità siamo, al tempo stesso, i primi beneficiari, ma anche i responsabili custodi per le nuove generazioni.

Alessandro Calegari

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